TERRA, TRADIZIONEE PASSIONE


Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno,
non si guardò neppure intorno, ma versò il vino,
spezzò il pane per chi diceva ho sete e ho fame.

– Fabrizio De Andrè “Il Pescatore” –

La Tenuta Ca' Sciampagne


Tenuta Ca’ Sciampagne deve il suo nome alla località catastale su cui sono piantumati buona parte dei vigneti.

Si trova nell’immediata periferia di Urbino, immersa nel Parco Naturale dei Monti delle Cesane, a soli 3 km dalla città rinascimentale che ha dato i natali al pittore Raffaello e fu dimora del Duca Federico da Montefeltro.
La cantina nasce nel 2008 con il recupero di oltre tre ettari di vecchi vitigni e la piantumazione di altri cinque.
Si coltivano vitigni autoctoni come il Biancame, il Sangiovese, l’ Aleatico e l’Alicante oltre a bianchi come Chardonnay, Sauvignon blanc.

L’azienda non fa assolutamente uso di chimica ne di diserbanti, ad esclusione di rari trattamenti con bassissime dosi di rame e zolfo in vigna e in caso di estrema necessità di piccole dosi di metabisolfito di potassio in cantina.

La cantina


La cantina lavora in regime biologico certificato solo le uve di propria produzione.
Si producono vini bianchi, orange, ancestrali e rifermentati, rossi e vini da dessert o meditazione.

Le tecniche di vinificazione sono quelle tradizionali: dalla raccolta delle uve con selezione manuale, alla diraspatura e pigiatura con vinificazioni in bianco o con macerazione pellicolare tanto per i vini bianchi che rossi, alle fermentazioni spontanee con soli lieviti indigeni. Nessuna chiarifica e nessuna filtrazione.

Diverso è il trattamento delle uve destinate alla produzione dei passiti che dopo la vendemmia tardiva subiscono un appassimento in fruttaia variabile tra 3 e 6 mesi, periodo in cui l’uva si arricchisce di glicerina per una disidratazione lentissima.

Si utilizzano secondo tradizione locale contenitori di legno (botti) solo per un vino rosso, il Sacradebucce, mentre per i passiti l’affinamento avviene in botti e caratelli con legni di essenze locali come il gelso, il rovere, la robinia, il ciliegio ed il frassino.

Tradizione


Tutti i nostri vini sono prodotti nel più totale rispetto della tradizione di famiglia e del territorio, sia per quanto concerne la lavorazione delle uve che la produzione dei vini.
Tanti studi e ricerche nelle consuetudini locali tramandate di padre in figlio sono le nostre basi e le nostre conoscenze per cercare di produrre quei vini che possono lasciare un ricordo, un’emozione, sorprendere, stupire.
Come le nostre etichette che vogliono essere un viaggio nel mondo del vino, un viaggio da raccontare.

Produciamo vini “naturali” termine improprio e non utilizzabile nella normativa enologica ma utilizzato solo perché nel linguaggio corrente identifica meglio di ogni altro questo tipo di produzione.

Ricerchiamo nella tradizione locale e contadina ciò che oggi non troviamo scritto nei libri, indi per cui non viene aggiunto alcun coadiuvante, le fermentazioni sono spontanee con lieviti indigeni, nessuna chiarifica, nessuna filtrazione, imbottigliamento manuale.
Secondo necessità minime dosi di solforosa aggiunta, ma raramente. Solo l’uva e il tempo creano la qualità che caratterizza l’eccezionalità dei nostri vini.

Se Dio non voleva che bevessimo,
perché ha fatto il vino così buono?

– Charles Simic –

Territorio e cantina

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